Smaltimento Toner e Cartucce Ecobox
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Smaltimento Toner e Cartucce Ecobox

Smaltimento Toner e Cartucce Ecobox - Consegna + Ritiro

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Smaltimento Toner e Cartucce Ecobox

Offriamo ai clienti la possibilità di smaltire il toner e le cartucce esauste giacenti presso i Vs uffici.

Non conoscete la procedura da dover seguire per lo smaltimento del vostro toner esaurito? Sotto troverete una guida precisa per poter usufruire del servizio di smaltimento toner completa di regolamentazione di legge, obblighi e responsabilità di tutti gli operatori per poter avere una corretta e sicura gestione. 

Siete mai stati messi a conoscenza di tutti gli obblighi di legge e i costi per aziende legati allo smaltimento del vostro toner esausto? Nel corso di questi anni, tante le modifiche applicate, tante le norme europee da conoscere. Tutti gli Stati Membri definiscono molto chiaramente le responsabilità di chi produce rifiuti da stampa, e ne disciplinano le procedure da seguire, nel rispetto dell’ambiente nel contenimento dei traffici illeciti legati ai rifiuti.

Abbonarsi al servizio di Smaltimento? Come? Chi se ne occupa?

 

Classificazione dei rifiuti:

  • Rifiuti da stampa urbani;
  • Rifiuti da stampa speciali;

 

I rifiuti da stampa Speciali sono quelli legati alle aziende o p.iva in generale.

Tutti i soggetti con P.IVA hanno l’obbligo, in quanto produttori di rifiuti speciali, di smaltirli adeguandosi a tutte le norme vigenti in atto.

Esiste un ulteriore riclassificazione, questa è data principalmente dalla pericolosità o meno dei rifiuti.

La differenza che andremo ad analizzare per quanto riguarda toner o comunque consumabili per macchine da stampa, è collegata alla tipologia di polveri contenute, che solo analisi chimiche costose e specifiche sono in grado di determinarlo con esattezza.
Più in generale con "rifiuti di stampa" s'intendono nastri o anche semplicemente i contenitori dei toner, toner e cartucce sian ink-jet sia Gel-jet.

il D.Lgs 152/06, ex D.Lgs22/97 (e successive modifiche) sono inequivocabili: la responsabilità del rifiuto è a carico del soggetto che lo genera. Vale a dire, in questo caso, le aziende che stampano – sia che le stampanti siano di proprietà o a noleggio.

Il responsabile del rifiuto speciale da stampa deve obbligatoriamente seguire correttamente l’intero processo in quanto ne è responsabile come appunto riportato sopra dal D.Lgs 152/06, ex D.Lgs22/97 (e successive modifiche).

È necessario identificare il tipo di prodotto da smaltire e la pericolosità delle sostanze da trattare.

Esistono anche dei Codici Europei Rifiuti (C.E.R.) che permettono al soggetto responsabile del rifiuto di attribuirle la corretta tipologia.

Il passaggio molto importante è “il trasporto del rifiuto”

Questo deve essere affidato ad operatori certificati, autorizzati e attrezzati a dare questo tipo di servizio.

Il soggetto che ha prodotto il rifiuto è obbligato alla verifica di tale autorizzazione.

Si precisa inoltre che In caso di Posto di Blocco svolto dalle Autorità, senza le dovute autorizzazioni non solo rischia la confisca del mezzo, ma si rischiano sanzioni pecuniarie e denunce.

Successivamente è il momento vero e proprio dello smaltimento del Rifiuto.

Questo chiaramente viene svolto sempre da operatori specializzati autorizzati.

L’azienda deve compilare il modulo F.I.R. (Formulario Identificativo del Rifiuto). Su questo modulo, che rimane in carico all’azienda, ha dei cambi obbligatori:

  • l'Identificazione del produttore (chi ha stampato?);
  • Il destinatario (chi smaltisce il rifiuto?);
  • Il trasportatore e le caratteristiche del rifiuto (codice C.E.R.);

Questo Modulo, l’azienda deve conservarlo per cinque anni in un registro che richiede la vidimazione della Camera di Commercio.

Per concludere l'azienda deve compilare anche:

  • il modello MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) e presentarlo alla Camera di Commercio entro il 30/04 di ogni anno.

Va ricordato che sussiste l'obbligo di effettuare lo smaltimento dei rifiuti almeno una volta l’anno per non incorrere in diverse sanzioni, una tra tutte la sospensione degli amministratori dalla carica o il loro coinvolgimento dal punto di vista penale.

Esiste anche Il SISTRI! Cosa sarebbe?
Il Governo nel corso del 2009 ha introdotto il SISTRI.

IL Sistri è un sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

 

La reale introduzione del SISTRI è iniziata nel 2013 con una iniziale divisione a scaglioni: per primi sono stati obbligati alla sua adozione gli operatori ambientali che trattano rifiuti speciali pericolosi, poi da marzo 2014 la regola è stata estesa a tutte le aziende, sempre per ora limitatamente ai rifiuti pericolosi.

http://www.sistri.it/



Esistono delle alternative specifiche per lo smaltimento?

Ovviamente SI.

Nel caso in cui non si voglia gestire completamente tutta la costosa sia in termini di prezzo sia in termini di tempo, potete abbonarvi a un servizio, come quello offerto da Zerozerotoner.

Grazie a Zerozerotoner, trasferirete il vostro attributo di produttore di rifiuti a uno smaltitore autorizzato.

Così facendo, vi sgraverete da ogni obbligo ad esso correlato: verifiche degli altri operatori, compilazione e conservazione del F.I.R., adozione del SISTRI e tutti i relativi costi.

L'abbonamento prevede che venga posizionato un box ecologico in loco presso le aziende e che venga ritirato e sostituito con box nuovi una volta all'anno, su richiesta del cliente o a fine del servizio.

Non è di certo uno sgravio da poco, se si tengono presente tutti i passaggi necessari. E, oltretutto, l'abbonamento configura come un costo deducibile.

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